Il lavoro di recupero culturale e di sperimentazione che abbiamo portato avanti nell’ambito delle prime due fasi della filiera – ossia gelsicoltura e bachicoltura – sono stati propedeutici alla produzione di una materia prima di qualità, i bozzoli.
Mentre il percorso di ricerca che abbiamo intrapreso nell’ambito delle fasi di produzione del filo di seta, è stato fondamentale per il recupero del know-how in materia di trattura, binatura e torcitura delle bave.
Lo studio dei princìpi di funzionamento degli antichi macchinari – conservati in particolare nei Musei di Como, Bologna, Gorizia e del Caraglio – e delle testimonianze scritte in materia di trattura e torcitura, unito alle nostre competenze in ambito tecnologico, ci ha consentito di rileggere in chiave “Industria 4.0” i processi produttivi tradizionali.